D-ARIANNA, l’app per la valutazione del rischio del Binge Drinking nei giovani

Il fenomeno del Binge Drinking, ossia l’assunzione episodica di grandi quantità di alcol in un breve periodo di tempo (ad esempio l’arco di una serata), ha conseguenze assai negative, a breve e lungo termine, sulla salute dei giovani.

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La sezione di Psichiatria del Dipartimento di Chirurgia e Medicina Traslazionale dell’Università degli Studi di Milano-Bicocca si sta occupando dello studio D-ARIANNA (Digital Alcohol RIsk Alertness Notifying Network for Adolescents – Network digitale di notifica dello stato di allerta per i rischi legati all’alcol) con l’obiettivo di stimare il rischio di incorrere in un episodio di binge drinking in un campione di soggetti tra i 18 e i 24 anni (giovani adulti) e di verificare se rendere tali soggetti consapevoli dell’entità del loro rischio possa aiutarli ad evitare questo comportamento.

Il progetto D-ARIANNA trova il suo razionale in evidenze epidemiologiche che mostrano come molti giovani stiano purtroppo vivendo le conseguenze dell’ assunzione precoce ed eccessiva di alcol, quali incidenti stradali correlati, condotte violente, comportamenti a rischio in ambito sessuale e assunzione concomitante di altre sostanze.

Per tale scopo D-ARIANNA ha sviluppato un’app per smartphone iOS e Android che, attraverso alcune domande, indaga l’esposizione dell’utente ad alcuni fattori di rischio specifici. Le risposte fornite vengono rielaborate secondo un algoritmo, che consente di ottenere una stima complessiva del rischio individuale di agire questo comportamento. Vengono anche indicate le risposte che più hanno contribuito a tale stima.

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D-ARIANNA stima quindi il rischio di incorrere in un episodio di binge drinking ed è stato testato in soggetti tra i 18 e i 24 anni, dimostrandosi efficace nel rendere tali soggetti consapevoli dell’entità del loro rischio, aiutandoli ad evitare questo comportamento.

Il progetto ha previsto lo sviluppo di una prima versione fondata sulle evidenze ricavate dalla revisione della letteratura scientifica sui fattori di rischio per il binge drinking. Tale prototipo è stato testato attraverso uno specifico protocollo di ricerca.

Il protocollo dello studio ha previsto il coinvolgimento di campioni di giovani tra i 18 e i 24 anni. Ciascun partecipante ha ricevuto, dopo aver risposto ad alcune brevi domande, la stima del proprio rischio di binge drinking e l’indicazione delle risposte che più hanno contribuito a tale rischio. Nella stessa occasione, sono stati raccolti, per fini epidemiologici, alcuni dati relativi al suo consumo di alcol e a condizioni potenzialmente associate. Dopo circa 10 giorni i partecipanti sono stati ricontattati telefonicamente per rilevare se eventuali comportamenti di binge drinking si fossero modificati successivamente alla somministrazione dell’app.

Dopo una prima fase pilota, finalizzata al perfezionamento dell’app, con il coinvolgimento, per valutare accettabilità e comprensibilità, di un campione pilota di circa 100 giovani utenti, presso l’Istituto d’Istruzione Superiore “Europa Unita”, Lissone (MB), il tool è stato sperimentato su oltre 400 soggetti, presso luoghi di interesse e aggregazione giovanile spontanea, ad esempio negli scorsi mesi estivi alle Colonne di San Lorenzo, concerti presso il forum di Assago e lo stadio Giuseppe Meazza.

In entrambe le fasi è stato osservato che l’utilizzo dell’app può ridurre la frequenza di episodi di binge drinking (risultati in corso di stampa)

L’app D-ARIANNA così testata, è disponibile per il download gratuito sia su Google Play Store che su Apple Store e il cui valore scientifico è fondato su dati pregressi della letteratura scientifica prevalentemente anglosassone.